Salus Vobis. Ave.
Preciso in premessa che non ho nessun dogma e nessuna verità da portare, anche se qualcuno mi attribuisce questa pretesa. Lascio ad altri i dogmi e il pensiero totalitario, che non mi appartengono, né appartengono alla nobile tradizione cui la pagina dichiara di ispirarsi.
Non ho che gli strumenti umili della ragione, sempre necessitati alla ricerca, al confronto, al dubbio costruttivo. Però, per quanto il dubbio sia sintomo di intelligenza, non si può dubitare su tutto, perché sarebbe sterile relativismo, e non si possono accettare strumentalizzazioni arbitrarie, perché sarebbe restare in soggezione dell’autorità costituita.
In particolare, non è possibile proporre un percorso autenticamente R+C se non si combatte l’oscurantismo dei dogmi e del potere dispotico, rispetto al quale invece i cultori della bandiera del secondo reich (le minuscole sono scelte) dimostrano soggezione e fascinazione.
È evidente a qualsiasi persona sincera che il nazionalismo e il sapere fondato sui dogmi dell’autorità tradizionale sono in aperta e irrimediabile contraddizione con il pensiero dei Manifesti, che ha chiara vocazione cosmopolita e, fin dall’inizio, si volle diffondere il messaggio di progresso e di emancipazione della Fama e della Confessio in cinque lingue, ai dotti d’Europa.
In breve, la tesi che si afferma in questa lettera è che simpatie per il fascismo e il nazismo ed anche per il “semplice” nazionalismo sono incompatibili con la dottrina e lo spirito della R+C.
Avendo affermato questa tesi, semplicissima e cristallina, sulla Vostra apprezzata pagina, ho dovuto registrare attacchi e ingiurie, con l’accusa di seminare zizzania e di voler far proselitismo per un Ordine diverso da quello cui la maggior parte degli attivisti della pagina fanno riferimento. Nessuna sorpresa. Anche questo è scritto nella Fama Fraternitatis. Si vedrà nel prosieguo della lettera quali sono i fini di chi attacca e di chi si difende. E si vedrà come «attaccare e difendere» dovrebbero essere verbi inapplicabili alla materia di chi condivide, sia pure attraverso sentieri spirituali simili ma differenti, un percorso di ricerca iniziatica.
Come emissario della duplice corrente del M::: e della G.:D.: vorrei ricordare che entrambe sono emanazioni dell’ Invisible College, la cui natura è in parte storicamente determinabile e in parte no in quanto astrazione metafisica (poiché questa è una lettera aperta e non un trattato, rinvio ad altre sedi l’eventuale analisi dei documenti e delle fonti che giustificano l’affermazione ricordando, fra l’altro, l’appuntamento a Siracusa del prossimo 9 dicembre).
Dopo aver fatto questo esercizio di mnemotecnica, che potrebbe essere arricchito dalla citazione di lavori di ricerca specifici sul tema delle «origini occulte dell’illuminismo», cui le correnti R+C vanno ascritte, dovremo occuparci anche della nostra modernità e, in particolare, delle pericolose mistificazioni.
Il concetto di «neolingua» elaborato da Orwell resta un caposaldo per capire come la propaganda distrugga tutte le correnti di emancipazione e di progresso destrutturandone le parole attraverso un processo di svuotamento. Così l’inflazione di «libertà», «consapevolezza», «progresso», «illuminismo» (particolarmente fuorviante per gli esoteristi la dottrina della predestinazione degli illuminati, che è l’esatta antitesi degli scopi di C+R), ha determinato il risultato che, dagli originari significati di conquiste sociali evolutive della società, finisce per non significare più nulla, consentendone l’utilizzo anche con significato contrario, con accezione negativa. È il modo in cui l’establishment reazionario ha sedato la contestazione dell’ultima ondata di richiesta di diritti, emersa con il dopoguerra. In precedenza, le istanze di libertà del primo Novecento erano state sedate con la guerra del 1945-18 e poi con i manganelli degli squadristi per portare a più miti consigli le proteste dei lavoratori. Infine, la violenza inaudita e gli orrori del nazismo e del fascismo.
Anche il mondo esoterico del resto ha subito gli strali del fascismo che, in nome del pensiero unico e per impedire ogni opinione diversa, ha chiuso le logge M.: e M:: Ricordiamo con solennità il nome di Constant Chevillon, ucciso nel 1944 «par des miliciens à la solde des envahisseurs germaniques».
In conclusione, si enumerano alcuni dei contenuti che emergono da questa lettera, cominciando da quelli superindividuali:
- Un Adepto R+C non riconosce una verità tradizionale per dogma, ma opera per superare gli errori del passato e progredire nella ricerca della verità.
- La Fama Fraternitatis è un’organizzazione illuministica, ma questa parola è stata resa inservibile dalla coartazione del termine fattane dalla propaganda reazionaria.
- Un approccio reazionario e una propensione per una concezione del mondo in opposizione agli altri è incompatibile allo spirito R+C
Sul più modesto piano individuale, occorre dire che un Adepto di questa Tradizione dovrebbe essere, come la dottrina richiede, un Filosofo dell’Unità: pertanto, invece di difendere il recinto del proprio orto, dovrebbe confrontarsi apertamente con gli altri componenti della Fraternità, sia pure appartenenti ad altri Ordini. La chiusura e l’oltranzismo non appartengono a questa Tradizione, così come le è estranea ogni attitudine a farne simonia. Da questo punto di vista, l’Adepto sincero non è inquietato da aggressioni e argomenti pretestuosi dei suoi detrattori. Al massimo, ne rimarrà deluso, ma non tanto da non concepire che ci può essere ancora intelligenza e cambiamento di predisposizione, specie se supportato dal corretto operare, liberandosi dunque dai condizionamenti dello spirito di opposizione.
Sul più elevato piano metafisico, null’altro è da aggiungere alle conclusioni della Fama:
E questo noi diciamo per verità, che chiunque vorrà seriamente, e dal suo cuore, portare affezione a noi, ne sarà beneficiato in beni, corpo e anima; ma colui che è falso di cuore, o solo avido di ricchezza, prima di tutto non sarà in grado di ferirci in nessun modo o maniera, ma porterà se stesso alla rovina e alla distruzione. Anche il nostro edificio (anche se un centinaio di migliaia di persone hanno visto molto vicino e osservato lo stesso) sarà per sempre lasciato intatto, non distrutto e nascosto al mondo meschino.
SUB UMBRA ALARUM
DALQ 5=6 S+I